venerdì 5 dicembre 2014

Su il cappello!

Per chi è nato e cresciuto ad Alessandria non è difficile portare nel cuore un marchio storico come Borsalino, la fabbrica di cappelli fondata dall'omonimo Giovanni e resa grande dal figlio Teresio. Molti alessandrini ricordano ancora con una certa malinconia l'abbattimento, nel 1987, della ciminiera dello stabilimento, divenuta simbolo in tutto il mondo. Ai più giovani, come me, non saranno stati risparmiati i racconti dei nonni, allora ascoltati con un po' di noia, oggi invece gelosamente custoditi tra i ricordi più cari di famiglia. Perché nei primi anni del '900 era difficile non avere un padre, uno zio, una cugina che non lavorasse alla Borsalino.

Il benefattore Teresio
Teresio, il “padrone”, come lo chiamava mia nonna, fu un imprenditore illuminato, che introdusse servizi per gli operai davvero all'avanguardia per quel tempo: dall'assistenza medica in fabbrica a speciali agevolazioni in favore della maternità e dell'allattamento. Creò una Fondazione a ricordo del padre per la concessione di premi agli operai pensionati e fu un grande benefattore per la città di Alessandria. A lui dobbiamo la creazione del sanatorio Vittorio Emanuele III dotato delle più moderne attrezzature per le cure medico-chirurgiche e per il soggiorno dei malati, l'attuale Centro Riabilitativo Borsalino. Donò alla città l'acquedotto "Giuseppe Borsalino"; finanziò la sistemazione e il rifacimento delle fognature della città; contribuì con somme cospicue di denaro ad ampliare l'attività benefica della Divina Provvidenza, l'istituzione fondata da Madre Michel per l'assistenza a donne anziane, inabili o minorate; costruì una Casa di riposo per persone anziane. Oggi la generosità di Teresio Borsalino continua a vivere in tutte le opere che egli stesso realizzò o contribuì a realizzare.

Alessandria alla conquista di Hollywood
Accanto alle qualità umane e solidaristiche di Borsalino, non possono essere ignorate quelle imprenditoriali. Grazie alla sua competenza, la fabbrica alessandrina raggiunse un successo mondiale: nel 1939 Borsalino era la maggiore tra le produttrici italiane di cappelli di feltro di pelo.
Personaggi celebri quali Federico Fellini e François Mitterrand iniziano a indossare abitualmente i cappelli Borsalino e da lì ad Hollywood il passo è breve. Il 'Borsalino' diventa uno status simbol di quegli anni e viene indossato sul set da attori del calibro di Humphrey Bogart (in Casablanca - foto), Harrison Ford (nella parte di Indiana Jones), Dan Aykroyd e John Belushi (Blues Brothers). Nel caso di film di azione o avventura serviva a coprire sufficientemente il volto per consentire alle controfigure di effettuare le peripezie più pericolose con più facilità. Il Borsalino, inoltre, è uno dei cappelli preferiti della stella del pop Michael Jackson e compare in molte sue esibizioni degli anni '80 e '90.

Salviamo il Museo Borsalino!
La memoria dell'immenso patrimonio culturale ed economico rappresentato dalla Borsalino è stata affidata negli ultimi anni al Museo del Cappello Borsalino aperto ad Alessandria, in via Cavour 84, dove un tempo sorgeva la fabbrica. Ora, però, questo spazio rischia di andare perduto: le sale, infatti, verranno presto sgombrate per fare posto a nuove aule dell’università Avogadro, che occupa il palazzo. L'idea è di spostare tutto al piano terra, sfruttando la vecchia entrata dei dipendenti Borsalino e il grande spazio, ora quasi inutilizzato. Ma occorrono soldi, circa 800 mila euro.
Per accendere i riflettori su questa necessità il FAI di Alessandria, Fondo Ambientale Italiano, ha partecipato al concorso I luoghi del cuore del Fai nazionale. Nei mesi scorsi ha promosso una grande raccolta firme, terminata in settimana, in favore del Museo Borsalino, sperando di bissare il successo del 2012 quando il luogo da salvare era la Cittadella e l'obiettivo era stato raggiunto con la raccolta di 53 mila firme.
Le firme raccolte per il Museo sono state consegnate a Milano nei giorni scorsi. Ora inizieranno i conteggi ufficiali e i risultati si conosceranno nei primi mesi del 2015.
La speranza della delegazione alessandrina del Fai è di piazzarsi tra i primi posti della classifica nazionale, in modo da attirare l'attenzione di sponsor e aziende che potrebbero dare un fattivo contributo per la ricollocazione del Museo.

Noi abbiamo firmato. Ora incrociamo le dita!
di Elena Rossi

venerdì 21 novembre 2014

Questionario sulla qualità dell'ospitalità

SE HAI UN ATTIVITÀ COMPILA IL QUESTIONARIO SULLA QUALITÀ DELL'OSPITALITÀ

A.A.A. Accoglienza Adeguamento Accessibilità


Il Comune di Alessandria e l’Ufficio per le Persone con Disabilità hanno affidato all'Associazione Piè Monte la diffusione del questionario che vi invitiamo a compilare per definire la Qualità dell’ospitalità nel nostro territorio. 
Il Progetto si prefigge di sostenere e favorire le politiche finalizzate alla partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, partendo dalle risorse disponibili sul territorio, si propone di superare i confini tra i servizi, di valorizzare le singole professionalità che già operano nel settore per favorire l’accoglienza, l’adeguamento e l’accessibilità perseguendo l’inclusione turistica delle persone con disabilità. 

L'Associazione Piè Monte ne integra i contenuti con una breve indagine sulla qualità del servizio generale di accoglienza.

venerdì 7 novembre 2014

San Baudolino tra fede, storia ed enogastronomia

Alessandria si sta preparando a festeggiare il suo patrono. Lunedì 10 novembre il calendario ricorda, infatti, San Baudolino, figura profetica che ha ispirato leggende e addirittura narrazioni picaresche. 
Ma chi era San Baudolino? 
E come viene festeggiato oggi nel capoluogo alessandrino?

Cominciamo dalla storia
Secondo la testimonianza di Paolo Diacono, Baudolino visse da eremita sotto il regno Longobardo di Liutprando. Nacque nel 712 a Foro (oggi Villa del Foro, frazione del comune di Alessandria) ed era dotato del dono dei miracoli e della profezia. Quando, durante una battuta di caccia, il nipote di Liutprando fu colpito per errore, il re mandò un messo a chiamare Baudolino, affinché gli prestasse le cure necessarie, ma quando il messo giunse dall'eremita questi affermò di sapere già tutto e di non poter fare più niente perché il ragazzo era già spirato, come in effetti era avvenuto.
Baudolino morì intorno al 740 e fu sepolto a Villa del Foro, ma quando fu fondata la città di Alessandria, i suoi cittadini vi si trasferirono portando con sé le reliquie del santo.
Nel 1189 fu costruita una chiesa in suo onore, retta dai monaci degli Umiliati, che contribuirono a raccogliere e tramandare notizie sulla vita del Santo. Si diffuse così anche la convinzione che fosse stato vescovo di Alessandria, di qui l'iconografia in abiti episcopali.
Nel 1571, con la soppressione dell'ordine degli Umiliati, la chiesa passò alle dipendenze dei Domenicani. Ma nel 1803, la chiesa dei domenicani fu chiusa e le reliquie trasferite prima nella chiesa di Sant'Alessandro e poi nella cattedrale di nuova costruzione (1810) in una cappella appositamente dedicata.
In seguito alla costruzione della nuova chiesa nel quartiere "Cristo" di Alessandria dedicata a San Baudolino (chiesa consacrata il 18 aprile 1979), le reliquie sono state trasferite nell'apposita cripta costruita sotto la chiesa stessa.
San Baudolino venne proclamato patrono principale della città e della diocesi di Alessandria nel 1786.


Dalla leggenda delle oche a Umberto Eco
A far crescere l'ammirazione popolare per San Baudolino fu una leggenda, tramandata nei secoli e giunta fino ai giorni nostri. Una storia che lega il Santo a un animale apparentemente innocuo, l'oca. La leggenda narra, infatti, che Villa del Foro, un giorno fu invaso da voraci oche selvatiche: migliaia e migliaia di pennuti avevano occupato le campagne, divorando ogni cosa, e non volevano andarsene. I rimedi utilizzati dai contadini non sortivano alcun effetto contro i famelici animali. Qualcuno iniziò a dire che le oche erano spiriti maligni, venuti dall’inferno a tormentare la povera gente. Fu chiamato allora Baudolino, che per la sua fede e la sua condotta ritirata era considerato un uomo di Dio. Baudolino venne e le oche gli si affollarono attorno. Egli alzò il suo bastone e le benedisse dicendo: “Andate!”. E le oche subito si allontanarono.

Come spesso avviene storia e leggenda si sono fuse nell'immaginario degli alessandrini che oggi forse poco ricordano del Santo Patrono. Per alcuni, forse, potrebbe risultare più familiare “Baudolino”, il romanzo storico pubblicato dal 2000 da un alessandrino illustre, Umberto Eco. Pubblicato da Bompiani, “Baudolino” è il quarto romanzo dell'autore, dopo “Il nome della rosa”, “Il pendolo di Foucault” e “L'isola del giorno prima”. Il protagonista è Baudolino, un piccolo contadino fantasioso e bugiardo, che conquista Federico Barbarossa e ne diventa figlio adottivo. Il libro è un viaggio avventuroso dalla campagna piemontese dove nel 1168 nascerà Alessandria alla Parigi cosmopolita e sordida, per arrivare all’estremo Oriente terra di crociate e di ricerca.



Mangiare e bere nei giorni del Santo 

Nei tempi recenti la festa di San Baudolino è divenuta occasione di promozione per le eccellenze gastronomiche e vitivinicole del territorio. Da 29 anni, infatti, ad Alessandria viene organizzata nel fine settimana a ridosso del 10 novembre la Fiera delle Eccellenze Enogastronomiche.
Le vie del centro storico si riempiono di bancarelle di prodotti tipici; i negozi e i musie restano aperti e vengono organizzati molti eventi collaterali.


L'evento quest'anno si svolgerà sabato 8 e domenica 9 novembre. Con una novità: San Baudolino wines. Presso Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo, i cittadini potranno acquistare il bicchiere con marsupio da utilizzare per le degustazioni dei vini premiati al Concorso Enologico provinciale “Premio Marengo DOC”.


 

martedì 28 ottobre 2014

Tour organizzato a Govone

Il 13 Dicembre vieni con noi al Magico Paese di Natale, al Castello di Govone (CN). Abbiamo organizzato per te un fantastico tour in pullman nel Cuore del Roero!
PROGRAMMA:
- 07.45
Ritrovo in P.zza Garibaldi (Alessandria)
- 08.00
Partenza in PULLMAN
- 10.00
Visita di gruppo alla Casa di Babbo Natale
- 12.00
Pranzo
(antipasto – primo - polenta con spezzatino, dolce, acqua, pane, caffè)
- 14.00
Pomeriggio libero nei mercatini e Visita in Cantina con degustazione di vini tipici
- 18.00
Partenza

49€ adulti - 39€ bambini 3-11 anni - GRATIS bambini al di sotto dei 3 anni (pranzo escluso)

Non perdere l'occasione di tornare bambino per un giorno e per far vivere ai tuoi bambini un'AVVENTURA INDIMENTICABILE!


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Info e prenotazioni:
FACEBOOK: Piè Monte Associazione
CELL: +39 3282732982
E-MAIL: pie.monteassociazione@gmail.com

Collabora con noi


Sei un piemontese DOC di quelli che sanno tutto sulla cultura e la tradizione del territorio, conosci anche solo piccole curiosità della zona, sei appassionato alla storia di questa bellissima regione?...STIAMO CERCANDO PROPRIO TE! Sostieni la nostra causa e donaci i tuoi saperi per una ricerca più approfondita di ciò che è stato dimenticato, messo da parte e di ciò che vorresti far rivivere! Puoi anche presentarci una persona di tua conoscenza che ha vissuto in prima persona le tradizioni popolari di questa terra.
LE TUE IDEE SONO IMPORTANTI...lo sapevi? Noi si! Le piccole idee alla fine stanno diventando veri e propri progetti che quotidianamente vi proponiamo! Abbiamo le massime in dialetto piemontese del capriolo Berto, abbiamo la ricetta di cucina tipica, abbiamo gli eventi più importanti della provincia di Alessandria e non solo, abbiamo un viaggio ai mercatini di Govone...avresti voglia di leggere, guardare, partecipare a qualcosa in particolare? Scrivici le tue idee e le più belle saranno attuate! Siamo nati da poco e abbiamo bisogno di crescere...AIUTACI anche tu!
Puoi contattarci qui o su:
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lunedì 27 ottobre 2014

Chi Siamo


COME, DOVE E PERCHÉ NASCE PIE' MONTE

L’Associazione Piè Monte nasce ad Alessandria nel settembre del 2014 dalla volontà delle sue cinque socie fondatrici, di valorizzare turisticamente la Regione Piemonte, promuovendo a livello nazionale ed internazionale le bellezze naturali, la cultura eno-gastronomica e artistica della Regione e concentrando le proprie forze in alcune Provincie e Comuni del territorio particolarmente bisognosi di essere sostenuti a livello turistico.Piè Monte non ha scopo di lucro, è apartitica e apolitica.
Le socie fondatrici, tutti residenti in Piemonte, hanno deciso di mettere le proprie decennali competenze al servizio degli operatori turistici e di tutti coloro che si assoceranno sposando la causa dell’associazione. Tali capacità spaziano dalla realizzazione di eventi al giornalismo, dal supporto informatico e grafico alla promozione turistica.
L’Associazione prende il nome dalla pronuncia dialettale del nome della Regione (pje’munt – in piemontese) con l’intenzione di divulgarne le origini e le tradizioni, per riaccendere nei piemontesi quel senso di appartenenza che fa di ogni luogo un potenziale richiamo turistico per la popolazione locale e non.
Dal nome al logo: esso richiama lo stemma della Regione Piemonte, rivisitato graficamente per rappresentare nel miglior modo possibile le caratteristiche geografiche e culturali del suo variegato e affascinante territorio.
L’Associazione cercherà di coinvolgere il maggio numero di attività, considerate rilevanti nella valorizzazione del territorio, nella realizzazione di Progetti ed Eventi che forniscano loro la maggiore visibilità possibile, per avvicinare il maggior numero di utenti alla realtà artistiche, culturali e naturali che il territorio possiede e rigenerare quel senso di appartenenza ai luoghi e alle culture da cui si proviene, che sono alla base degli scopi sociali.


ATTIVITÀ

turismo naturale, eno-gastronomico, culturale, sociale e religioso: organizzazione di gite, viaggi, escursioni, tour, itinerari con servizi di accompagnamento e guida turistica per i propri associati, redazione di piani di marketing turistico rivolti a enti pubblici o aziende private per promuovere l’immagine del territorio e dell’ospitalità in Piemonte;
editoria e comunicazione: pubblicazione di un bollettino e di newsletters contenenti opportunità, studi e ricerche indirizzate ai soci dei settori turistici, culturali e sportivi;
formazione: organizzazione di corsi di formazione per operatori del settore turismo, per studenti e giovani interessati ad uno sbocco professionale nel settore turismo; promozioni di incontri formativi per la gestione delle attività turistiche, culturali, artistiche e sportive;
cultura: organizzazione di convegni, conferenze, seminari, proiezioni di films e documentari, concerti, feste e dibattiti su temi culturali e di attualità in ordine alle finalità dell’associazione;
tempo libero: acquisizione e gestione di spazi e locali di ritrovo al fine di promuovere l’attività associativa dei singoli associati;
arti: organizzazione di iniziative di tipo musicale, teatrale, folkloristico, artistico, filmico;
fundraising: organizzazione di raccolta fondi e/o attività di volontariato individuale o di gruppo, riferito a gli scopi e alle finalità dell’associazione e secondo le vigenti normative comunitarie, Nazionali e Regionali;
ambiente: realizzazione di iniziative e servizi idonei alla salvaguardia della natura e dell’ambiente e al sostegno della protezione civile nell’intento di diffondere una sana cultura ecologica;
cucina: organizzazione di iniziative per riscoprire la cultura della cucina tipica regionale;
concorsi&premi: organizzazione di concorsi e premi di qualsiasi genere, in ambito culturale, sportivo, artistico e dello spettacolo.